DIETA PLANK la dieta più cercata sul web scopriamo perché

la spiegazione è molto semplice, la dieta plank promette di far perdere 9 kg in soli 14 giorni
un risultato importante nel più breve tempo possibile
La Dieta Plank è quello che promette, una perdita veloce di molti kg in un lasso di tempo breve. Ma se è così rapido il dimagrimento, altrettanto rapida è la ripresa, senza una fase di stabilizzazione/mantenimento del peso perso.
Molti pensano che la Dieta Plank derivi dallo scienziato tedesco Max Planck che, però, non ha nulla a che fare con questo regime dietetico.
Non si sa il perché di questa associazione, ma è certo che si tratti di un regime iperproteico, restrittivo e sbilanciato, basato sull’elevata assunzione di proteine vegetali e animali con zero carboidrati.
schema generale Dieta Plank
Ad ogni pasto è consentito bere il caffè anche in grandi quantità in quanto accelera il metabolismo. Non sono previste porzioni o grammature degli alimenti e non è consentito alcun protocollo di attività fisica motoria associato alla dieta.
Come facilmente deducibile, è un regime alimentare drastico che non deve essere seguito per lunghi periodi e soprattutto fortemente sconsigliata in caso di insufficienza renale, malattie cardiache, in fase di sviluppo, disfunzioni tiroidee, calcoli biliari o altre patologie specifiche.
Che differenza c’è tra dieta Plank e dieta Chetogenica?
C’è somiglianza con la dieta chetogenica, la quale però al contrario della dieta Plank, ha come obiettivo la produzione di corpi chetonici, utili per la perdita di peso, in quanto il corpo deve aggredire il grasso producendo il glucosio in modo autonomo.
Sia la dieta chetogenica che la dieta iperproteica determinano una situazione metabolica che, se condotta per periodi di tempo troppo lunghi e senza un rigoroso controllo, può presentare rischi per la salute. Infatti entrambe possono provocare :
- una carenza di diverse sostanze, quali micronutrienti (vitamine, minerali) e fibre, contenute negli alimenti ricchi di carboidrati complessi come legumi, frutta e verdura esclusi dalla dieta;
- ridurre i depositi di glucosio (glicogeno) del fegato, utilizzati per mantenere un normale livello di glucosio nel sangue;
- causare episodi di chetoacidosi per l’eccessivo accumulo di corpi chetonici nel sangue creando scompensi dannosi .
In conclusione, nel breve periodo la cosiddetta “dieta lampo” può funzionare, ma bisogna prima assicurarsi che non ci faccia male chiedendo consiglio ad un professionista, senza adottare misure fai da te, causando problemi seri all’organismo.
Si possono ottenere grandi risultati e mantenerli nel tempo mangiando un po’ di tutto in modo equilibrato, riducendo dolci industriali, alcol e junk food, associando la sana alimentazione a un’attività fisica costante, fossero anche solo le scale al posto dell’ascensore!